Notizie bio-bibliografiche

Loretta Emiri è nata in Umbria nel 1947. Nel 1977 si è stabilita nell’Amazzonia brasiliana dove ha vissuto per diciotto anni sempre operando con o a favore degli indigeni. Quattro anni e mezzo li ha trascorsi con gli yanomami delle regioni del Catrimâni, Ajarani e Demini. Fra di loro ha svolto lavori di assistenza sanitaria e un progetto chiamato Piano di Coscientizzazione, del quale l’alfabetizzazione di adulti nella lingua materna faceva parte. L’obiettivo era di fornire alle comunità attinte nuove conoscenze che le mettessero in condizione di analizzare criticamente il mondo dei bianchi e quindi di difendersi nello scontro con esso. Frutto della ricerca linguistica e dell’esperienza svolte, in quell’epoca ha prodotto saggi e lavori didattici, fra i quali: Gramática pedagógica da língua yãnomamè (Grammatica pedagogica della lingua yãnomamè), Cartilha yãnomamè (Abbecedario yãnomamè), Leituras yãnomamè (Letture yãnomamè).

Nel 1987 ha pubblicato il Dicionário Yãnomamè-Português (Dizionario Yãnomamè-Portoghese), che include 1.664 vocaboli, con note grammaticali e informazioni sulla cultura yanomami. Bartomeu Melià, antropologo, analizza: “Come nei buoni dizionari rinascimentali, che gli antichi chiamavano ‘tesori della lingua’, anche in questo è accumulata tanta sapienza indigenaTutta una etnografia yanomami è implicita in questo lavoro. Con molta emozione, Loretta, debbo dire che hai fatto un bel lavoro”. A sua volta l’antropologo Jacques Lizot scrive: “Ho ricevuto con grande piacere l’esemplare del suo Dizionario Yãnomamè-Portoghese, ed è stato gradevole per me costatare il progresso del suo lavoro e l’alto livello della sua conoscenza della lingua yãnomamè. Ho già cominciato a divulgare questa opera fra coloro che si interessano degli Yanomami”.

Andata per alfabetizzare gli yanomami, Loretta dichiara di essere stata da loro educata. La tragica situazione esistenziale in cui questo popolo si dimena, a causa dell’invasione del territorio da parte dei fronti di espansione della società detta “civilizzata”, e le sue caratteristiche socioculturali, l’hanno segnata profondamente. Convinta del fatto che la divulgazione della problematica, cultura e valori yanomami rappresenti una forma di appoggiare questa etnia nella sua dura lotta per la sopravvivenza fisica e culturale, da sempre e sistematicamente Loretta divulga fotografie, poesie, articoli, racconti e saggi. Ha diretto questa produzione specialmente alla società regionale roraimense, nell’intento di contribuire a modificare la storica situazione di razzismo e preconcetto perpetrata contro i popoli indigeni in questo Stato brasiliano. A tale scopo, oltre a produrre numerosi sussidi didattici, ha organizzato l’Esposizione permanente yanomami nel Museo Integrato di Roraima, localizzato nella capitale Boa Vista, riunendo 118 oggetti della cultura materiale yanomami; e l’Esposizione etnofotografica – Noi Yanomami, acquisita dal Segretariato dell’Educazione e Cultura dello Stato di Roraima e fatta circolare in scuole e istituzioni.

Nel 1989 la casa editrice Iluminuras di San Paolo e l’OPAN di Cuiabá hanno pubblicatoA conquista da escrita –Encontros de educação indígena (La conquista della scrittura – Incontri di educazione indigena), che Loretta ha organizzato insieme alla linguista Ruth Monserrat e che include il capitolo Yanomami di cui è autrice. Questo libro documenta minuziosamente le prime esperienze educative realizzate nell’arco di dieci anni con quindici popoli indigeni, e la riflessione seria e sofferta sviluppatasi a partire da queste esperienze.

Nel 1992 ha pubblicato Mulher entre três culturas – Ítalo-brasileira ‘educada’ pelos Yanomami (Donna fra tre culture – Italo-brasiliana ‘educata’ dagli Yanomami). Henrique L. Alves, presidente dell’Associazione dei Critici d’Arte di San Paolo e dell’Unione Brasiliana di Scrittori, analizzando questo libro di poesie scrive: “E il tuffo nella foresta per essere latino-americana fa di Loretta Emiri qualcosa di significativo come donna e come poeta. Donna ferita da preconcetti, che incarna la lotta per la libertà di azione. Determinata. Obiettiva. Umana. Oltre lo scrivere e il fare letterario, Loretta Emiri conduce fra i meandri dello sconosciuto e svela nella poesia l’universo di tanti interrogativiSono riflessioni profonde per inventariare la sopravvivenza degli indios”. Analizzando alcune parti dello stesso libro, Danilo A.Q. Morales, del Dipartimento Editoriale della casa editrice Cortez, ha scritto che “sono di grande valore artistico”.

Nel 1994 ha pubblicato Yanomami parabrasileiro ver, che potrebbe essere tradotto come “Yanomami per essere visto dal brasiliano”. Il lavoro riunisce fotografie e dati etnografici. Diretto specialmente agli studenti, vuole essere un’introduzione alla vita e cultura yanomami.

Durante la privilegiata convivenza con gli yanomami ha raccolto oggetti della cultura materiale di questo popolo. Di particolare rilievo è il nucleo dedicato all’arte plumaria, collane ed orecchini. Per lunghi anni ha accarezzato il sogno di sistemare i materiali in luogo pubblico. Il sogno si è concretizzato all’inizio del 2001, quando il Museo Civico-Archeologico-Etnologico di Modena ha accolto i 176 pezzi della Collezione Emiri di Cultura Materiale Yanomami. Nel maggio del 2019, una parte della collezione è stata esposta al pubblico e ufficialmente inaugurata.

Dopo diciotto anni è rientrata in Italia, anche per mettersi in condizione di dedicarsi esclusivamente alla scrittura, l’altra grande passione della sua vita. Poiché l’elaborazione letteraria dell’esperienza fatta è esplicita e voluta, Loretta può affermare che sta dando continuità all’esperienza stessa. In italiano, ha pubblicato i libri di racconti Amazzonia portatile (Manni, 2003), A passo di tartaruga – Storie di una latinoamericana per scelta (Arcoiris, 2016), Discriminati (Seri Editore, 2018); le presentazioni degli ultimi due sono entrate nel programma ufficiale del Salone Internazionale del libro di Torino, rispettivamente nel 2017 e 2019; invece per Amazzone in tempo reale (Livi Editore, 2013) ha ottenuto il Premio Speciale della Giuria per la Saggistica del Premio Franz Kafka Italia 2013; ogni capitolo porta il nome di un gruppo o leader indigeno differente con cui Loretta ha avuto contatti diretti mentre percorreva il Brasile organizzando incontri e corsi di formazione per maestri indigeni. Nel libro Mosaico indigeno (Multimage, 2020), la scrittrice ha riunito articoli già pubblicati in riviste e blog vari. È anche autrice del romanzo breve Quando le amazzoni diventano nonne(CPI/RR, 2011) e dell’inedito Romanzo indigenista. Del libro Se si riesce a sopravvivere a questa guerra non si muore più, anch’esso inedito, è la curatrice.

Suoi testi appaiono in blogs e riviste on-line, tra cui SagaranaLa macchina sognanteFili d’aquiloneEl ghibliI giorni e le nottiAMAZZONIA – fratelli indiosEuterpePressenzaLa bottega del BarbieriSarapegbeAtlante Residenze Creative. Il 02-01-18 e il 29-11-19 Loretta è stata ospite della trasmissione televisiva GEO di RAI- TRE.Nel maggio del 2018 è stata insignita del Premio alla Carriera “Novella Torregiani –Letteratura e Arti Figurative”, per la difesa dei diritti dei popoli indigeni brasiliani. (10-2020)